Cari Amici,

Forse mi conoscete, sono il dott. E. Resinello, uno spirito che vive nella Baita Segantini, poco fuori ai Pian dei Resinelli. Vi scrivo per raccontarvi di un gruppo di vostri ragazzi che mi ha fatto visita dal 3 al 5 gennaio dell’anno appena iniziato. Sono arrivati il 3 nella tarda mattinata, erano una ventina tra animatori e accompagnatori, già da subito hanno fatto una gran fiera entusiasti come erano della casa e del panorama, menomale che la struttura è isolata, altrimenti non voglio immaginare cosa avrebbero potuto dire i vicini! Ma non pensate male, erano proprio dei bravi ragazzi, appena gli educatori hanno chiesto loro di mettersi in cerchio per la prima attività lo hanno fatto senza batter ciglio, non me l’aspettavo proprio!

Dopo il pranzo hanno fatto un bel laboratorio, inizialmente gli educatori hanno proposto ai ragazzi delle domande sul motivo per cui fanno delle azioni a cui i dovevano rispondere su dei bigliettini segreti, il problema è stato che molte risposte si assomigliavano o, addirittura, erano identiche. Allora ecco il laboratorio, partendo da delle maschere tutte bianche, ogni animatore ha decorato la sua, rendendola unica, o così credevano… infatti durante la discussione a gruppi hanno provato a girare le maschere e… Mannaggia, erano ancora tutte uguali! Ecco che allora i ragazzi hanno scoperto il tema della prima giornata: le motivazioni; quando compiamo delle “scelte” o portiamo avanti un impegno, dobbiamo sempre aver presente cosa sta dietro al nostro agire, quali sono le motivazioni che ci guidano e ci spingono ad andare avanti, per quanto possano essere belle le nostre azioni non sono nulla se dietro non c’è un perché.
Dopo cena un gioco in allegria, trasformati in investigatori, i ragazzi si sono cimentati nel risolvere un giallo sul loro oratorio. Poi, dopo la compieta e la classica tisanella al finocchio, gli educatori, con un po’ di fatica, sono riusciti a mettere a letto i ragazzi.
E fu sera e fu mattina, secondo giorno.