Cari Amici,


Dopo cena un gioco in allegria, trasformati in investigatori, i ragazzi si sono cimentati nel risolvere un giallo sul loro oratorio. Poi, dopo la compieta e la classica tisanella al finocchio, gli educatori, con un po’ di fatica, sono riusciti a mettere a letto i ragazzi.
Svegliati di buon mattino, dopo lodi e colazione, i ragazzi si sono buttati a capofitto nel risolvere una serie di enigmi, creati da me, per vincere un messaggio. Sapete, mi piaceva il tema della scelta, allora avevo voglia di dare loro un mio pensiero su quel tema. Dopo stanze con marchingegni elettronici, stanze con lampade UV e codici da decifrare sono arrivati alla soluzione:
“La difficoltà non è scegliere le risposte giuste da dare nella vita. La difficoltà è scegliere la domanda giusta a cui rispondere”.

Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla S.Messa celebrata don Marco Fusi, il vangelo era il classico di tutti i 4 gennaio: la genealogia di Gesù, il don ha messo l’accento sul fatto che nonostante le persone cambino – pensate, si può fare una genealogia dei preti, dei sacristi, degli educatori... - il messaggio e la presenza di Dio è per sempre, immutabile e viva!
Come dicevo la serata è stata dedica in buona parte alla riflessione a gruppi e a quella personale, poi i miei ospiti si sono sfogati con un po’ di karaoke e sapete chi era il più carico, che nonostante il coprifuoco ha continuato a fomentare i ragazzi e a cantare a squarcia gola? Don Marco!! Ma alla fine gli educatori hanno avuto la meglio sul don e così andarono tutti a nanna.
E fu sera e fu mattino, terzo giorno.
“Paaa, parapaaaa, paaaa, parapaaaaa….” trombe squillanti hanno intonato la sveglia militare all’alba, i ragazzi sono stati tirati giù dal letto in malo modo dagli educatori, poi tutti in riga, maschi da una parte e femmine dall’altra, e, per completare la sveglia traumatica, fuori la voce per cantare l’inno d’Italia! Eravamo in guerra! Dopo l’inno si sono fatti i piani per la battaglia, entrambi gli schieramenti avevano un tesoro da nascondere e proteggere dal nemico. Finite le riunioni colazione, rigorosamente divisi maschi da una parte e femmine dall’altra. E al suono della sirena la battaglia ha inizio. Nonostante qualche incomprensione tattica e qualche ammutinamento, il divertimento negli scontri era scontato.
- Ora, già vedo l’articolo sul giornale: “Scandalo ai Resinelli: Ragazzi dell’Oratorio giocano alla guerra”, state tranquilli, tutto ha un perché. - Vedete, una volta che una persona fa una scelta e la fa con delle forti motivazioni, non può che portare avanti quell’idea con entusiasmo! Ecco la parola del terzo giorno.
Dimenticavo, in questi 3Giorni ho lasciato qua e là delle prove ai vostri ragazzi per vedere se fossero riusciti a trovare un tesoro nascosto nella casa, ce l’hanno fatta! Era uno scrigno dentro al quale hanno trovato una frase:
“Arriva il momento in cui bisogna scegliere tra ciò che è facile e ciò che è giusto”
e una bussola adesiva per ciascuno da mettere in un posto ben visibile perché possa ricordare loro di compiere sempre scelte che li aiutino a raggiungere i loro sogni.
E ora è giusto svelarvi chi sono, come detto all’inizio mi chiamo E. Resinello… quella “E” sta per Educatori, quel gruppetto di giovani che si occupa di accompagnare, come meglio possono, i ragazzi che ci vengono affidati dalla comunità nel loro cammino di crescita. Motivazioni, scelte ed entusiasmo è ciò che auguriamo ai nostri ragazzi per quest’anno!
Infine è doveroso un ringraziamento per gli anni passati e l’augurio di ri-averli tra noi alla prossima uscita a Luigi e Mariuccia, che da anni ci accompagnavano nelle 3Giorni invernali con ottimi pasti e che quest’anno, per causa di forze maggiori, non hanno potuto esserci. A ripensare allo spezzatino, la polenta, il bollito, la bogia,.. e ai dispetti in cucina, le risate, i discorsi in dialetto che non tutti capivano,... la lacrimuccia scende e la nostalgia sale! Quindi, Mariuccia, non puoi fare altro che riprenderti presto!!!
Vi lasciamo qualche messaggio da parte dei ragazzi, che ci sono arrivati al ritorno dalla 3Giorni:
Eiiii, questa 3Giorni mi è piaciuta. Tutte le attività le ho trovate interessanti e divertenti e i momenti di riflessione sono stati un modo di pensare più a fondo a certe cose. Ovviamente non sono mancate le tantissime risate.
Vivere la 3Giorni è un insieme di emozioni indescrivibili. Pensare che questa sia l'ultima mi mette molta malinconia. Ma spero di poter vivere comunque momenti indimenticabili, pieni, profondi trasmettendoli al meglio ai futuri "destinatari". Queste giornate lasciano il segno e ciò è soprattutto grazie a voi [educatori] che fate praticamente 3 giorni pensando esclusivamente a noi, senza farci mancare nulla ma soprattutto DONANDOCI tanto😎.
È stata una bella esperienza, dove ho avuto l’occasione di stringere un bel rapporto con le persone con cui non parlavo molto...mi sono divertita tantissimo e non vedo l’ora di intraprendere una nuova avventura.
Quanti ricordi ❤️
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