lunedì 28 gennaio 2019

Dott. E. Resinello - 3Giorni 2019

Cari Amici,
Forse mi conoscete, sono il dott. E. Resinello, uno spirito che vive nella Baita Segantini, poco fuori ai Pian dei Resinelli. Vi scrivo per raccontarvi di un gruppo di vostri ragazzi che mi ha fatto visita dal 3 al 5 gennaio dell’anno appena iniziato. Sono arrivati il 3 nella tarda mattinata, erano una ventina tra animatori e accompagnatori, già da subito hanno fatto una gran fiera entusiasti come erano della casa e del panorama, menomale che la struttura è isolata, altrimenti non voglio immaginare cosa avrebbero potuto dire i vicini! Ma non pensate male, erano proprio dei bravi ragazzi, appena gli educatori hanno chiesto loro di mettersi in cerchio per la prima attività lo hanno fatto senza batter ciglio, non me l’aspettavo proprio!
Dopo il pranzo hanno fatto un bel laboratorio, inizialmente gli educatori hanno proposto ai ragazzi delle domande sul motivo per cui fanno delle azioni a cui i dovevano rispondere su dei bigliettini  segreti, il problema è stato che molte risposte si assomigliavano o, addirittura, erano identiche. Allora ecco il laboratorio, partendo da delle maschere tutte bianche, ogni animatore ha decorato la sua, rendendola unica, o così credevano… infatti durante la discussione a gruppi hanno provato a girare le maschere e… Mannaggia, erano ancora tutte uguali! Ecco che allora i ragazzi hanno scoperto il tema della prima giornata: le motivazioni; quando compiamo delle “scelte” o portiamo avanti un impegno, dobbiamo sempre aver presente cosa sta dietro al nostro agire, quali sono le motivazioni che ci guidano e ci spingono ad andare avanti, per quanto possano essere belle le nostre azioni non sono nulla se dietro non c’è un perché.
Dopo cena un gioco in allegria, trasformati in investigatori, i ragazzi si sono cimentati nel risolvere un giallo sul loro oratorio. Poi, dopo la compieta e la classica tisanella al finocchio, gli educatori, con un po’ di fatica, sono riusciti a mettere a letto i ragazzi.

E fu sera e fu mattina, secondo giorno.
Svegliati di buon mattino, dopo lodi e colazione, i ragazzi si sono buttati a capofitto nel risolvere una serie di enigmi, creati da me, per vincere un messaggio. Sapete, mi piaceva il tema della scelta, allora avevo voglia di dare loro un mio pensiero su quel tema. Dopo stanze con marchingegni elettronici, stanze con lampade UV e codici da decifrare sono arrivati alla soluzione:
“La difficoltà non è scegliere le risposte giuste da dare nella vita. La difficoltà è scegliere la domanda giusta a cui rispondere”. 
Ecco che così hanno scoperto il tema della seconda giornata: la scelta, che è in particolare del momento di riflessione che hanno fatto quella sera: fare delle scelte è molto complicato delle volte, pensiamo ai ragazzi di 5a superiore che dovranno scegliere cosa fare l’anno prossimo, o anche alla difficoltà di mantenere fede alla nostre scelte, l’impegno dell’animatore o altri possono essere complicati da portare avanti, richiedono tempo ed energia. L’attività degli enigmi porta però a dirci che scegliere comporta delle difficoltà, ma una vita senza scelte è una vita spenta e monotona, che non lascia il segno.
Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla S.Messa celebrata don Marco Fusi, il vangelo era il classico di tutti i 4 gennaio: la genealogia di Gesù, il don ha messo l’accento sul fatto che nonostante le persone cambino – pensate, si può fare una genealogia dei preti, dei sacristi, degli educatori... - il messaggio e la presenza di Dio è per sempre, immutabile e viva!
Come dicevo la serata è stata dedica in buona parte alla riflessione a gruppi e a quella personale,  poi i miei ospiti si sono sfogati con un po’ di karaoke e sapete chi era il più carico, che nonostante il coprifuoco ha continuato a fomentare i ragazzi e a cantare a squarcia gola? Don Marco!! Ma alla fine gli educatori hanno avuto la meglio sul don e così andarono tutti a nanna.

E fu sera e fu mattino, terzo giorno.
“Paaa, parapaaaa, paaaa, parapaaaaa….” trombe squillanti hanno intonato la sveglia militare all’alba, i ragazzi sono stati tirati giù dal letto in malo modo dagli educatori, poi tutti in riga, maschi da una parte e femmine dall’altra, e, per completare la sveglia traumatica, fuori la voce per cantare l’inno d’Italia! Eravamo in guerra! Dopo l’inno si sono fatti i piani per la battaglia, entrambi gli schieramenti avevano un tesoro da nascondere e proteggere dal nemico. Finite le riunioni  colazione, rigorosamente divisi maschi da una parte e femmine dall’altra. E al suono della sirena la battaglia ha inizio. Nonostante qualche incomprensione tattica e qualche ammutinamento, il divertimento negli scontri era scontato.
- Ora, già vedo l’articolo sul giornale: “Scandalo ai Resinelli: Ragazzi dell’Oratorio giocano alla guerra”, state tranquilli, tutto ha un perché. - Vedete, una volta che una persona fa una scelta e la fa con delle forti motivazioni, non può che portare avanti quell’idea con entusiasmo! Ecco la parola del terzo giorno.
Dimenticavo, in questi 3Giorni ho lasciato qua e là delle prove ai vostri ragazzi per vedere se fossero riusciti a trovare un tesoro nascosto nella casa, ce l’hanno fatta! Era uno scrigno dentro al quale hanno trovato una frase: 
“Arriva il momento in cui bisogna scegliere tra ciò che è facile e ciò che è giusto” 
e una bussola adesiva per ciascuno da mettere in un posto ben visibile perché possa ricordare loro di compiere sempre scelte che li aiutino a raggiungere i loro sogni.

E ora è giusto svelarvi chi sono, come detto all’inizio mi chiamo E. Resinello… quella “E” sta per Educatori, quel gruppetto di giovani che si occupa di accompagnare, come meglio possono, i ragazzi che ci vengono affidati dalla comunità nel loro cammino di crescita. Motivazioni, scelte ed entusiasmo è ciò che auguriamo ai nostri ragazzi per quest’anno!

Infine è doveroso un ringraziamento per gli anni passati e l’augurio di ri-averli tra noi alla prossima  uscita a Luigi e Mariuccia, che da anni ci accompagnavano nelle 3Giorni invernali con ottimi pasti e che quest’anno, per causa di forze maggiori, non hanno potuto esserci. A ripensare allo spezzatino, la polenta, il bollito, la bogia,.. e ai dispetti in cucina, le risate, i discorsi in dialetto che non tutti capivano,... la lacrimuccia scende e la nostalgia sale! Quindi, Mariuccia, non puoi fare altro che riprenderti presto!!!



Vi lasciamo qualche messaggio da parte dei ragazzi, che ci sono arrivati al ritorno dalla 3Giorni:

Eiiii, questa 3Giorni mi è piaciuta. Tutte le attività le ho trovate interessanti e divertenti e i momenti di riflessione sono stati un modo di pensare più a fondo a certe cose. Ovviamente non sono mancate le tantissime risate. 
Vivere la 3Giorni è un insieme di emozioni indescrivibili. Pensare che questa sia l'ultima mi mette molta malinconia. Ma spero di poter vivere comunque momenti indimenticabili, pieni, profondi trasmettendoli al meglio ai futuri "destinatari". Queste giornate lasciano il segno e ciò è soprattutto grazie a voi [educatori] che fate praticamente 3 giorni pensando esclusivamente a noi, senza farci mancare nulla ma soprattutto DONANDOCI tanto😎.
È stata una bella esperienza, dove ho avuto l’occasione di stringere un bel rapporto con le persone con cui non parlavo molto...mi sono divertita tantissimo e non vedo l’ora di intraprendere una nuova avventura.

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