"Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato.”Sir Robert Baden-Powell
Non so quanti di voi abbiano mai provato l'esperienza di dormire in un bivacco, d'inverno in alta montagna: doversi arrangiare ad accendere la stufa per evitare di dover dormire al freddo, portarsi da valle tutto il cibo e l'acqua (perché sicuramente la fonte in cima è ghiacciata) e dover condividere con eventuali altri ospiti la stretta cuccetta dove si dorme.
Certo, raccontato così suona male e viene da chiedersi: “ma chi me lo fa fare?”.
Allora vi aggiungo un paio di considerazioni: il bivacco “Marino Bassi” non ha nulla da invidiare al migliore dei rifugi, è molto spazioso e confortevole e dotato addirittura di fornelli a gas per cucinare. L'unico vero inconveniente rimane che la stanza da letto non è riscaldabile, quindi bisogna adeguarsi e dormire sul soppalco sopra la stanza principale.
Ma questo non ci ha spaventato:
eravamo (e siamo tutt'ora) un gruppo di amici appassionati che aveva voglia di trascorrere un weekend assieme; ed è con questo spirito che abbiamo intrapreso il sentiero che parte da “Le Baite” di Montecampione, in provincia di Brescia.
Così, un sabato mattina di fine dicembre, con i nostri zaini carichi di tutto il necessario e armati di una buona dose di sano entusiasmo ci siamo imbarcati in questa avventura di più giorni, obiettivo: raggiungere il bivacco entro l’imbrunire e lì pernottare, non senza aver prima festeggiato con vino e polenta (rigorosamente portati da valle).
E ce l’abbiamo fatta!
Non è mancato qualche imprevisto, a dirla tutta, ma la nostra perseveranza è stata ben ripagata! Nulla, infatti, avrebbe potuto guastare l’armonia della nostra comitiva, nè scalfire la bellezza del tramonto che ci ha accolto al nostro arrivo in cima, o rovinare il caldo e fumoso abbraccio della stufa accesa poco dopo, il gusto di una polenta venuta male ma fatta con amore, lo splendore di una luminosissima luna piena nel cuore della notte, il sonno ristoratore che si porta via tutta la stanchezza della camminata...
L’indomani, disfatti i nostri giacigli e consumato un buon pasto, abbiamo rassettato di buona lena quel bivacco che ci aveva ospitato e dato riparo per poi avviarci, pieni di soddisfazione, sulla via del ritorno; e ogni piccola difficoltà affrontata il giorno precedente non era già che un lieve ricordo perché – come insegna il buon Baden-Powell, fondatore dello scoutismo – “un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio”.
Certo, raccontato così suona male e viene da chiedersi: “ma chi me lo fa fare?”.
Allora vi aggiungo un paio di considerazioni: il bivacco “Marino Bassi” non ha nulla da invidiare al migliore dei rifugi, è molto spazioso e confortevole e dotato addirittura di fornelli a gas per cucinare. L'unico vero inconveniente rimane che la stanza da letto non è riscaldabile, quindi bisogna adeguarsi e dormire sul soppalco sopra la stanza principale.
Ma questo non ci ha spaventato:
eravamo (e siamo tutt'ora) un gruppo di amici appassionati che aveva voglia di trascorrere un weekend assieme; ed è con questo spirito che abbiamo intrapreso il sentiero che parte da “Le Baite” di Montecampione, in provincia di Brescia.
Così, un sabato mattina di fine dicembre, con i nostri zaini carichi di tutto il necessario e armati di una buona dose di sano entusiasmo ci siamo imbarcati in questa avventura di più giorni, obiettivo: raggiungere il bivacco entro l’imbrunire e lì pernottare, non senza aver prima festeggiato con vino e polenta (rigorosamente portati da valle).
E ce l’abbiamo fatta!
Non è mancato qualche imprevisto, a dirla tutta, ma la nostra perseveranza è stata ben ripagata! Nulla, infatti, avrebbe potuto guastare l’armonia della nostra comitiva, nè scalfire la bellezza del tramonto che ci ha accolto al nostro arrivo in cima, o rovinare il caldo e fumoso abbraccio della stufa accesa poco dopo, il gusto di una polenta venuta male ma fatta con amore, lo splendore di una luminosissima luna piena nel cuore della notte, il sonno ristoratore che si porta via tutta la stanchezza della camminata...
L’indomani, disfatti i nostri giacigli e consumato un buon pasto, abbiamo rassettato di buona lena quel bivacco che ci aveva ospitato e dato riparo per poi avviarci, pieni di soddisfazione, sulla via del ritorno; e ogni piccola difficoltà affrontata il giorno precedente non era già che un lieve ricordo perché – come insegna il buon Baden-Powell, fondatore dello scoutismo – “un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio”.
Info Tecniche | |
---|---|
Difficoltà
|
Escursionisti (E - I° Livello)
|
Partenza
|
Recidence “Le Baite”,
Montecampione (1745 m.) |
Tempo di
percorrenza |
Ascesa: 2.30 ore
|
Dislivello
positivo |
Circa 430 metri
|
Punti di
appoggio |
Bivacco Marino Bassi
|
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