“Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa.”-Questa domenica tiriamo il freno.
Buddha
È stata una settimana frenetica dove ogni momento era organizzato e incastrato in un rigido programma di compiti e incarichi mentre le ore libere, da dedicare a sé stessi, sono state proprio centellinate. Ma ora è finalmente domenica, finalmente si può staccare la testa.-
Con questo pensiero saldo in testa mi sono ritrovato a fare una nuova escursione sulle colline del Lario con vecchi amici che non si vedevano da tempo.
Un’uscita un po' diversa: lenta, con poco dislivello e condita da una grande mangiata al rifugio. Una di quelle uscite in cui la meta è solo un pretesto, il vero motivo è stare insieme e condividere una giornata in allegria.
Il cielo è limpido e un forte sole ci illumina e scalda tanto che sembra di essere in primavera inoltrata e non a fine febbraio. Il panorama è bellissimo come sempre: da un lato si innalzano i monti lecchesi – su tutti le Grigne e il Resegone – dall'altro ammiriamo l'incanto del lago di Como, mentre sullo sfondo si mostra imponente il Rosa.
Le risate e i racconti si susseguono per tutto il giorno.
Ognuno racconta le ultime novità, i progetti futuri e ogni tanto esce fuori un ricordo comune, che riporta la testa a quel momento, e subito un largo sorriso si stampa sulla faccia di tutti.
Ritornando a casa abbiamo ripensato a questa esperienza e sono emersi questi nostri pensieri:
“Non abbiamo raggiunto cime inviolate, non abbiamo affrontato sentieri pericolosi né abbiamo testato il nostro limite, eppure la montagna anche oggi ci ha donato uno dei suoi tanto preziosi insegnamenti. Il suo profondo silenzio ci ha fatto notare quanto in realtà basti la semplicità per stare bene, quanto sia importante avere amici che gioiscono solo per la nostra presenza e che sono disposti a sacrificare tempo e impegni per unirsi a un’avventura, di quanto un bicchiere di vino e un piatto di polenta possano essere le migliori medicine per l’animo.”
Simone
“Scelgo la montagna, la scelgo come luogo di svago dalla routine quotidiana, la scelgo perché mi regala emozioni magiche. Ogni escursione, indifferentemente dal meteo che puntualmente controlliamo la sera prima, la affronto con determinazione e interesse. Perché tutto ciò che doni, proprio come Gesù, te lo restituisce. Durante il percorso nasce una competizione personale condivisa che sfocia in un'emozione straordinaria. Arrivare in cima tutti insieme, con le persone che ti hanno supportato durante il viaggio, crea un legame unico nella vita quotidiana. E tutto ciò lo portiamo dentro il nostro cuore fino alla gita successiva, con la consapevolezza che essa ci arricchirà ancor di più.”
Lorenzo
"Il picio pacio del ghiaccio sciolto sotto al sole ha reso il tutto più difficoltoso, ma ci siamo divertiti a vedere alcuni di noi scivolare e sporcarsi per bene. Fortuna che la macchina al rientro non era la mia..."
Davide
“Mi piace andare in montagna perché mi rende consapevole che è solo con la fatica e con le proprie forze che si raggiungono le mete prefissate, così come è nella vita di tutti i giorni. Mi permette di passare una giornata diversa dal solito, di stare in compagnia con amici, di apprezzare maggiormente il pranzo che mi aspetta , di vedere posti e provare emozioni che chi non sale in cima non può capire. È in grado di farti sentire forte e indipendente e nello stesso tempo cosi piccola e insignificante.”
Alessia
Info Tecniche | |
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Difficoltà
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Escursionisti (E - I° Livello)
|
Partenza
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Alpe del Vicerè (903 m. s.l.m.),
Comune di Erba (CO) |
Arrivo
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Monte Palanzone
(1436 m. s.l.m.) |
Tempo di
percorrenza |
3 h 30 min
(andata e ritorno) |
Dislivello
positivo |
400 metri
|
Punti di
Appoggio |
Rifugio Riella (1275 m. s.l.m.)
|
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