“Le montagne, secondo l'angolo di vista, la stagione, l'ora del giorno,
lo stato d'animo di chi guarda, o qualsiasi altra cosa, possono effettivamente
cambiare il loro aspetto.
Quindi, è essenziale riconoscere che non possiamo mai conoscere più di un
lato, un piccolo aspetto di una montagna.”
Nel Segno della Pecora, Haruki Murakami
Dopo settimane interminabili passate nella solita routine lavorativa, si
avvicinavano le feste invernali e, con loro, l’idea di riprendere fiato. Un
respiro però soffocato dalle ennesime decisioni del governo che, per quanto a
fin di bene, trasformano quel respiro in un’apnea agonizzante: saremo in “zona
rossa” fino a gennaio. C’è chi se ne frega, chi si lascia sopraffare e c’è
invece chi riesce a cogliere l’ultima opportunità ed è così che Pietro invita
alcuni amici per un’escursione prima che chiudano tutto per il weekend e le
feste.
Era da tanto che non stringevo gli scarponi ai piedi e la prospettiva di
rimetterli per andare in mezzo alla neve da un lato mi preoccupava ma
dall'altro mi eccitava: i paesaggi immacolati, i sentieri semideserti e
rivedere la montagna nel pieno del suo splendore. Inutile dire quale dei due
pensieri alla fine ha prevalso. E così, zaino in spalla e scarponi ai piedi,
si risponde al