martedì 22 giugno 2021

#26 - Hurrà


“Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.”
 S. Giovanni Bosco


Se mi chiedessero a cosa devo questa mia passione per la montagna la risposta sarebbe senz’altro l’Oratorio.
Non c’è un momento tra i miei ricordi d’infanzia in cui io non colleghi la montagna all’Oratorio: le gite sempre costellate di imprevisti durante l’oratorio estivo, le prime notti in rifugio delle settimane di GrEst, le castagnate quando arrivava l’autunno…

Montagna e Oratorio, un’accoppiata vincente.

L’Oratorio con la O maiuscola, s’intende: non un luogo, ma quell’insieme straordinario di persone che, tra le altre cose, si è sempre speso per mostrare ad una banda di bimbi scalmanati e dispettosi il bello di una fatica condivisa, il rispetto l’uno degli altri, la meraviglia -spesso ignorata- di ciò che ci circonda.

Insegnamenti che ancora mi porto dietro.

Così, con questo pot-pourri di ricordi bene in mente, qualche tempo fa ha iniziato a ronzarmi nella testa un’idea.

Tra poco ripartirà finalmente l’Oratorio – mi sono detto – e dopo tanti mesi di chiusura quale attività si può proporre agli Animatori per riscoprire lo spirito di gruppo, sgranchire i corpi impigriti dalla DAD e ritrovare la carica necessaria per l’estate? Una gita in montagna!

Detto fatto, ci siamo messi all’opera.

Io ed un altro Educatore, il buon Andrea, abbiamo iniziato subito a cercare la meta adatta (un sentiero facile visto che saremmo stati in tanti e non tutti abituati a fare escursioni) e ben presto il programma ha preso corpo: il 2 giugno, ché tanto siamo tutti a casa, si va in montagna. Direzione? Le sorgenti del fiume Enna in Val Taleggio.

Bella storia!

Il 2 giugno, quindi, racimolato il nostro manipolo di ragazze e ragazzi, partiamo alla volta di Vedeseta e prendiamo il sentiero che ci porterà alle cascatelle, nostra destinazione finale.  Con noi ci sono anche il Don e qualche adulto iscritto al CAI, in pieno stile oratoriano!

Il chiacchiericcio accompagna ininterrotto tutto il cammino e sul volto di ciascuno traspare la voglia di godersi quei momenti di spensieratezza e serenità.

Il percorso, d’altro canto, con i suoi ripidi sali-scendi e qualche ponticello traballante e non troppo largo non risulta così facile per tutti come avevamo sperato; ma le difficoltà non sono sufficienti per guastare l’atmosfera e, al contrario, offrono nuovi spunti di conversazione tra battute divertite e parole d’incoraggiamento.

Ormai siamo in vista delle sorgenti, rimane un ultimo ostacolo, il guado.

Ancora una volta la nostra combriccola non si perde d’animo e tutti, chi con più agilità chi con spettacolari schizzi d’acqua, arrivano dall’altra parte.

Tolti gli scarponi, infine ci si può avventare sui panini mentre in men che non si dica si inizia a scherzare e giocare tutti insieme.

Ed è proprio osservando questa scena di convivialità che viene da gridare in un’esplosione di gioia: hurrà!

Missione compiuta.

Daniele

Il gruppo Animatori in posa per la foto di rito
subito dopo aver attraversato il guado alle sorgenti dell’Enna



Info Tecniche
Difficoltà
Escursionisti (E) 
Partenza
Vedeseta (BG)
Arrivo
Sorgenti dell'Enna
Tempo di
percorrenza
1.30 h
(ascesa)
Dislivello
positivo
70 metri

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