mercoledì 20 ottobre 2021

#27 - Spirito di Squadra

Essendo specializzato in matematica, credevo che tutto fosse uguale alla somma delle sue parti, finché non ho cominciato a lavorare con le squadre. Poi, quando divenni allenatore, capii che il tutto non è mai la somma delle sue parti – è maggiore o minore, a seconda di come riescono a collaborare i suoi membri.
Chuck Noll

Pronti, partenza e via si parte! Dopo mesi di digiuno si torna a camminare in verticale cambiando le ultime abitudini che prevedevano sporadiche passeggiate nei campi attorno al paese nei momenti liberi.

Teoricamente la giornata dovrebbe essere già impegnata da qualche compito rimasto in sospeso, ma l’occasione per rivedere due vecchi amici il cui incontro è stato rimandato a lungo per impegni vari mi fa propendere per la gita fuoriporta. La meta è conosciuta da me e Lorenzo, ma non per gli altri due amici che erano curiosi di salire sulla “reginetta” delle Orobie lecchesi:

la Grignetta.

La salita è ripida ed esposta a un caldo sole estivo che fa rallentare il passo e sbuffare dalla fatica obbligandoci a fare tante piccole pause lungo il sentiero. La compagnia è buona e gli argomenti di conversazione si susseguono l’uno con l’altro tanto da farci apprezzare ancora di più le soste per recuperare il fiato. Nella seconda metà di salita, però, capisco definitivamente che oggi  le mie gambe non vogliono saperne di tenere il ritmo degli altri tre, che piano piano hanno trovato una loro armonia. Ogni 100 passi mi stacco di 10 metri, ma quando la distanza inizia a essere eccessiva ecco che gli altri si fermano per aspettarmi. È un rituale che si protrae fino in cima e che mi dà un po' fastidio: spezzare il ritmo aumenta lo sforzo e quindi gli altri stanno faticando di più per me. Ad ogni ricongiungimento cerco la battuta per sdrammatizzare e sorridere tutti insieme e i miei compagni di avventura ricambiano, un po' rincuorando e un po' scherzando, ma facendomi capire che siamo arrivati da gruppo e così si sale.

Questione di “dinamiche dominanti” direbbe John Nash, premio Nobel per l’economia, famoso per la frase: “il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé e per il gruppo”. È una regola che all’università mi hanno insegnato bene poiché la società si sta complicando e c’è bisogno di più figure specializzate che collaborino per ottenere i molti requisiti richiesti. Questo è un insegnamento che la montagna dona ai suoi frequentatori ben prima che Nash scrisse “L’equilibrio di Nash”. La forza di una cordata è quella di adattare il proprio ritmo per raggiungere l’obiettivo con il minor dispendio di energie. Se chi è più in forma impostasse un ritmo elevato che solo lui può tenere finirebbe con lo sfiancare i compagni, che perderebbero quanto meno la loro lucidità con conseguenti problemi sul prendere le decisioni migliori e con delle difficoltà nell’aiutarsi qualora succedesse qualcosa.

È stato bello vedere nel nostro piccolo questo insegnamento applicato e arrivati in cima la montagna ci ha ripagato con una visuale spettacolare sul lago di Lecco, sulla traversate delle Grigne, sulla Valsassina e sulla Brianza. Una bella giornata che non poteva non concludersi con una fresca birra al rifugio Porta sulla strada del ritorno come auto-premio che ci siamo voluti regalare.

Simone

La brigata alla croce di vetta della Grignetta
(da sinistra Simone, Lorenzo, Marco, Davide).


Info Tecniche
Difficoltà
Escursionisti (E) 
Partenza
Piani dei Resinelli
(1200 m s.l.m.)
Arrivo
Bivacco Ferrario
(2178 m s.l.m.)
Tempo di
percorrenza
2.15 h
(ascesa)
Dislivello
positivo
1150 metri

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